Accumoli

Cenni storici


Fondata dall’unione di alcuni Signori delle rocche circostanti l’abitato di Summata, importante centro longobardo ormai in decadenza, Accumoli nasce, attorno all’anno 1211, con lo scopo di difendersi dalle spinte espansionistiche di Cascia. Così come riportato dallo storico locale Agostino Capello.

Attorno alla metà del secolo stesso volle darsi autonomamente alla casa D’Angiò conservando tutti i privilegi comunali, e completando il proprio stemma con la corona innestata al rastrello.

Nel 1447 Accumoli, sotto i regno di Alfonso di Aragona, ebbe dal re Ferdinando, per la sua lunga fedeltà, vari privilegi, e in occasione della visita nel 1469 del principe ereditario, Alfonso duca di Calabria, il rinnovo dell'esenzione dalle imposte.

Con la morte di Ferdinando il Cattolico (1521) la regione entrò nel periodo burrascoso di Carlo V. Mentre tutto l'Abruzzo si dava ai francesi, Accumoli preferì respingere i commissari venuti ad esigere le tasse. Fu così che gli Orsini, assieme ad altre famiglie, incaricarono Orazio Baglioni di conquistarne per loro il territorio. Il Paese respinse questo primo attacco ma qualche anno più tardi (1527) fu costretta a subire un lungo e doloroso assedio che si protrasse per otto mesi. Solo l’intervento di 2.000 fanti e 20 lance inviati dal viceré di Napoli pose fine all’assedio e permise il contrattacco degli assediati alla città di Amatrice (roccaforte degli Orsini) che venne messa a fuoco e distrutta (1528).

Terminate le lotte Accumoli ebbe il titolo di Fedelissima e dieci anni di esenzione dai dazi; la terra di Amatrice, invece, fu divisa in cinque parti di cui tre dovevano aggregarsi alle terre dei vincitori che però rifiutarono ogni connubio con gli Amatriciani.

Nel 1643 Accumoli, con tutti i suoi paesi, fu comprato da Vincenzo de Medici per 19.800 ducati, ma successivamente tornò al regno di Napoli e ad esso restò legato fino al 1860.





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