Castel di Tora

Cenni storici

Altre denominazioni:

Castel Vecchio, ante 1864


Le prime testimonianze di località identificabili con Castel di Tora, anticamente Castel Vecchio, risalgono al 1035, e documenti successivi attestano che Castellum Vecclum era proprietà dell'Abbazia di Farfa sin dal 1045, a cui sarebbe pervenuto per donazione da parte della famiglia Guidonisci. Appartenne poi ai conti Mareri fino al XV secolo allorchè fu ceduto agli Orsini. Nel 1634, Maharbale Orsini fu autorizzato da Urbano VIII a vendere Castel Vecchio e Collepiccolo al principe Marcantonio Borghese. Durante la parentesi del dominio francese il comune fu ascritto dapprima al Dipartimento del Clitunno (1798-1799) per passare poi al Dipartimento di Roma, Circondario di Rieti, capoluogo di Cantone (1810-1815). Dopo la seconda Restaurazione e la ricostituzione della Provincia Sabina nel 1816, Camillo Borghese rinunciò al feudo. Nel 1827 Leone XVII aggregò la Delegazione di Rieti e Sabina alla Delegazione di Spoleto ma, nel 1831, per volere di Gregorio XVI, questa tornò ad essere provincia a sè con il grado di Delegazione e fu suddivisa in due distretti: Orvinio e Rocca Sinibalda. Castel Vecchio era compreso nel mandamento di Rocca Sinibalda che, in quanto retto da un magistrato laico di nomina sovrana, fu chiamato Governo. Nel 1860 entrò a far parte del Regno d'Italia e, nello stesso anno, un decreto del regio Commissario straordinario Gioacchino Pepoli, stabilì che l'antica provincia di Rieti venisse incorporata alla Provincia di Perugia. Fu in questo periodo, precisamente nel 1864, che Castel Vecchio prese il nuovo nome di Castel di Tora. Rimase annesso all'Umbria fino al 1923, quando il circondario di Rieti fu riunito alla provincia di Roma; quattro anni più tardi venne ricostituita la Provincia di Rieti. L'abitato di Castel di Tora, sorge lungo la sponda N.E. del lago del Turano, bacino artificiale creato nel 1938 per sbarramento del fiume omonimo. Fino al 1948 comprendeva la frazione di Colle di Tora, un tempo denominato Collepiccolo, in quell'anno eretto in comune autonomo




Link:

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=5337