Greccio

Cenni storici


Greccio è uno dei luoghi simbolo della tradizione francescana, sito dove S. Francesco, ottenuta l'autorizzazione di Onorio III, celebrò il primo presepio della storia e dove, intorno alla metà del XIII secolo, furono edificati il convento di S. Francesco e l'abbazia di S. Pastore. Secondo la storiografia locale le origini di Greccio risalgono al Medioevo, essendo già testimoniata dal nono secolo la notizia di un "castrum" chiamato Grecce o Grezze. Tuttavia la prima menzione certa del castello risale al 1091, anno in cui viene donato all'Abbazia di Farfa; appartenente poi a nobili locali e quindi entrò a far parte dei possedimenti del comune di Rieti, di cui seguì le vicende nel corso dei secoli. Nel 1799 il Greccio fu saccheggiato dalle truppe francesi, in seguito all'adesione dei suoi abitanti alla rivolta promossa da dall'arciprete di Cottanello Andrea Tiburzi. Durante la parentesi del dominio francese il comune fu compreso dapprima nel dipartimento del Clitunno, cantone rurale di Rieti (1898-1899), poi passò al dipartimento di Roma, circondario di Rieti, cantone di Stroncone insieme all'appodiato Moggio. Con la Restaurazione e la riforma del 1816 Greccio rientrò nella provincia Sabina, delegazione di Rieti, governo distrettuale di Rieti, come comunità appodiata a Contigliano fino alla fine del 1817, allorchè tornò comunità autonoma alle dipendenze dal governo di Contigliano con l'appodiato Castiglione. A partire dal riparto territoriale del 1827 Greccio non ha il comune appartenne dapprima alla provincia di Perugia fino al 1923, poi a quella di Roma e dal 1927 entrò a far parte della neoistituita provincia di Rieti. Attualmente fanno parte del territorio comunale le frazioni di Greccio, Limiti di Greccio, S. Francesco, Sellecchie, Spinacetto



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