Longone Sabino

Cenni storici

Altre denominazioni:

Longone di S. Salvatore Maggiore, ante 1863


Fondato probabilmente nel corso della seconda metà del X sec., Longone fu in origine proprietà dell'Abbazia di Farfa, per poi passare sotto il controllo dell' importante Abbazia di S. Salvatore Maggiore, fondata nel 735 dai alcuni monaci benedettini che estesero in breve tempo la propria signoria territoriale tra le vallate del Salto e del Turano.

Nel 1282 gli abitanti di Longone e degli altri castelli dipendenti da S. Salvatore Maggiore, istigati dai reatini, assalirono e saccheggiarono l'Abbazia e passarono sotto la giurisdizione del Comune di Rieti.

Clemente V che ordinò al Comune di Rieti di restituire all'abbazia i castelli usurpati, nominando il Re di Sicilia Roberto D'Angiò "defensor" della stessa. Tornato sotto il controllo dell'Abbazia, Longone ne seguì le vicende nel corso dei secoli diventando, a partire dall'XI sec., sede estiva degli abati "Commendatari". Nel 1632, con la soppressione dell'Abbazia, tutte le sue prerogative passarono al Vescovo di Rieti.

Durante la parentesi del dominio francese Longone fu ascritto dapprima al dipartimento del Clitunno, cantone di Castelvecchio (1798-1799) per passare poi al dipartimento di Roma, circondario di Rieti, ancora cantone di Castelvecchio (1810-1815). Con la Restaurazione e la riforma del 1816/1817 Longone, entrò a far parte della provincia Sabina, delegazione e governo di Rieti come comunità appodiata a Rocca Sinibalda; riebbe l'autonomia nel 1827, allorchè risulta podesteria facente capo al governo di Rocca Sinibalda. Dopo l'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1860, il comune fu assegnato alla provincia Perugia. Dal 1923 appartenne alla provincia di Roma sino al 1927, anno in cui entrò a far parte della neoistituita provincia di Rieti. Nel 1863 la denominazione Longone di S. Salvatore Maggiore fu mutata in Longone Sabino; sin dal 1827 il comune comprende le tre frazioni di Fassinoro (Porcigliano ante 1851), San Silvestro e Rocca Ranieri



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