Montecelio

Cenni storici


Montecelio è un dei paesi più antichi che sorge arroccato sulla punta rocciosa di una collina a pochi km da Roma. Percorrendo il centro storico, osservando la vecchia rocca che sorge nella parte più alta del paese e il vecchio castello medievale sede ora di numerose opere d'arte, ci sembra quasi di ritornare indietro nel tempo... tutto mantenuto in vita dal dialetto ancora parlato e dalle tradizioni quali , la sfilata della “Vunnella” nel giorno della festa si San Michele Arcangelo , dove vengono indossati abiti appartenuti alle anziane del paese, tramandati da nonna a figlia a nipote.Tutto questo ed altro ancora fanno di Montecelio uno dei luoghi più caratteristici del Lazio. Montecelio sorge su due alture che furono occupate in epoca preistorica e arcaica (sec xv a.c) da un centro urbano tradizionalmente identificato con la città latina Corniculum, che cessò di esistere dopo essere stata sottomessa a Roma. Di questo insediamento, cancellato dalle costruzioni medioevali e moderne, restano tracce significative documentate nel locale Antiquarium (Montecelio via Romana 7) che custodisce anche interessanti reperti archeologici provenienti dal territorio comunale e dai dintorni. Durante l'età romana sulle pendici dei colli sorsero varie ville rustiche e sulla vetta più elevata (mt. 390) venne costruito un tempietto in opera laterizia su podio di travertino. intorno all'anno Mille tale sommità per il suo valore strategico fu prescelta per la fondazione di un castello, il Castrum Monticellorum, e di nuovo circondata da mura che ricalcavano quelle preistoriche. All'interno del recinto venne innalzata una imponente fortezza quadrangolare, oggi quasi completamente crollata, nella quale venne  imprigionato e ucciso l'Abate di Subiaco Pietro, che si era opposto alle mire espansionistiche dei Signori di Monticelli. Agli inizi del secolo successivo anche l'altra collina ospitò un centro fortificato, il Castrum Montis Albani, che dopo molte vicende venne unito nel 1436 al più importante feudo di Monticelli e in pochi anni si spopolò del tutto.Nel 1145 la Rocca diede rifugio a Papa Eugenio III in fuga da Roma a Farfa con la corte pontificia, successivamente si schierò con l'Imperatore Federico II contro il Papa Gregorio XVI (1241), Appartenne poi a varie famiglie nobili(Capocci, Orsini, Anguillara) per poi divenire nel 1445 presidio della Chiesa sotto i Cardinali governatori d'Estouville, Balva, Orsini, Della Rovere. Nel 1550, diminuita l'importanza strategica, Monticelli fu acquistato dai Cesi che lo tennero fino al 1678, sotto la signoria vi fu un notevole incremento demografico, il paese si ampliò, vide sorgere nuovi edifici (Palazzo Cesi, Arco di S. Maria in Piazza Giovanni) e abbellire le chiese esistenti ( S. Lorenzo, S. Antonino, S. Antonio, S. Maria). Ma fu nel secolo seguente, sotto i Borghese, che la Comunità intraprese i lavori più impegnativi con la costruzione della nuova grande chiesa di San Giovanni (dedicata nel 1710), sorta sul luogo di una più antica. Nello stesso sulle rovine dell'abbandonato Monte Albano veniva edificato il vasto complesso francescano di S. Michele Arcangelo, abitato dai frati fino al 1873. Con l'unione dello Stato Italiano il paese cambiò il suo nome in Montecelio (1871).


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